Protezione Civile

Il Sindaco è l’autorità comunale di protezione civile, e organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del proprio territorio.

Col termine Protezione Civile s’intendono tutte le strutture e le attività messe in campo dallo Stato per tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

L’organismo che coordina la protezione civile in Italia è il Dipartimento della Protezione Civile, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il Responsabile della Protezione Civile in un Comune è il Sindaco, nella sua funzione di Autorità Comunale di Protezione Civile (art. 15 della legge 225/92).

Come funziona il servizio di Protezione Civile
In Italia è coinvolta in questa funzione tutta l’organizzazione dello Stato, centrale e periferica, l’intero sistema degli enti locali, ed anche la società civile partecipa a pieno titolo al Servizio Nazionale della Protezione Civile, attraverso le organizzazioni di volontariato.

Questo permette di garantire un livello di coordinamento centrale unito ad una forte flessibilità operativa sul territorio, oltre a permettere un coinvolgimento esplicito degli enti locali che già gestiscono il territorio anche “in tempo di pace”.

La forte enfasi sul volontariato (formato, qualificato e inquadrato) permette inoltre di ridirigere nel comparto della protezione civile, in caso di necessità, molte risorse professionali e umane della società civile.

In Italia si stimano in circa 300.000 i volontari operativi di PC, suddivisi ed organizzati in circa 2.500 gruppi distribuiti su tutto il territorio nazionale. L’organizzazione è quindi, nel suo complesso, orientata su principi di decentralizzazione territoriale e funzionamento “sistemico”, fattori che ne aumentano la flessibilità operativa, la fluida scalabilità degli interventi e l’adattabilità ai diversi scenari possibili.

Il sistema di Protezione Civile si avvale delle competenza di diverse strutture operative:

  • il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (VVF);
  • le Forze armate (FFAA);
  • le Forze di polizia (PS, CC e Polizia Locale);
  • il Corpo Forestale dello Stato (CFS);
  • i Servizi Tecnici Nazionali (Enel e Telecom);
  • i Gruppi Nazionali di Ricerca Scientifica (Università), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e altre istituzioni di ricerca;
  • la Croce Rossa Italiana (CRI);
  • Le strutture del Servizio sanitario nazionale (SSN);
  • le organizzazioni di volontariato (ONLUS di protezione civile)
  • il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).

Il coordinamento di tali componenti avviene, ai vari livelli territoriali e funzionali:

  • con C.O.C. si intende il Centro Operativo Comunale, responsabile delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il Sindaco.
  • il C.C.S. (Centro Coordinamento dei Soccorsi), è l’organo principale a livello provinciale, ed è presieduto dal Prefetto o suo Delegato.
  • il C.O.M., Centro Operativo Misto è l’estensione di un C.C.S.. Possono essere più di uno, e costituiti ad hoc al fine di avere un “occhio e braccio operativo” il più possibile vicino al luogo dell’evento;
  • il C.O.R. è il Centro Operativo Regionale, per emergenze che coinvolgono più province; è presieduto dal Presidente della Regione o suo Delegato.
  • la Di.Coma.C. è la Direzione di Comando e Controllo, organo decisionale di livello nazionale attivato nelle grandi calamità

Esistono, a livello intermedio tra COM/CCS e DICOMAC, le Sale Operative Regionali (anche se la maggior parte delle funzioni di coordinamento diretto sul territorio sono svolte a livello COM/CCS). Ognuno di questi tipi di Centro, ai vari livelli, è solitamente costituito su una sezione “Strategia” (con i responsabili di funzione) ed una “Operativa” (con operatori e supporti logistici necessari per garantire i collegamenti, la continuità operativa, il supporto alle funzioni decisionali, etc.).

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