Toma di Gressoney

La toma di Gressoney, “de chésch” nel tradizionale dialetto Walser, ha antiche origini ed è ora un prodotto di nicchia, al punto da essere difesa da uno dei Presidi Slow Food.

Cos'è

La toma di Gressoney, “de chésch” nel tradizionale dialetto Walser, ha antiche origini ed è
ora un prodotto di nicchia, al punto da essere difesa da uno dei Presidi Slow Food.

È prodotta nella Valle del Lys, con latte vaccino crudo di bovine di razze autoctone, alimentate prevalentemente da foraggio locale.
Il latte, dopo la mungitura, è lasciato riposare in recipienti tradizionalmente in rame e raffreddato nell’acqua corrente, per consentire l’affioramento della panna.
Dopo la scrematura è fatto scaldare in caldaie di rame o acciaio e una volta raggiunta la temperatura si provvede ad aggiungere il caglio. Quando il latte è coagulato si procede alla rottura della cagliata, riducendola in grumi, e scaldandola per innalzare la temperatura. La cagliata, dopo l’estrazione, è posta in mastelli o fascere e leggermente pressata per favorire la fuoriuscita del siero.
Le forme di toma di Gressoney sono stagionate su assi di legno in cantine o grotte e salate, per un periodo di almeno due mesi, senza limiti massimi di tempo: la toma di Gressoney si presta molto bene all’invecchiamento, diventando un prodotto ancor più eccellente!

A chi è rivolto

Aperto a tutti

Luogo

Comune di Pont-Saint-Martin

Via E. Chanoux, 122, 11026 Pont-Saint-Martin AO

Ulteriori dettagli

Ultimo aggiornamento: 07/11/2023, 14:24

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